
Pressatura, stampaggio, fresatura - prendo il meglio di tutto ciò che mi circonda
Funzionalità ed estetica abbinate ad una tecnologia ultramoderna e a intensi dibattiti tra specialisti – è questo il fil rouge della Schweizer Zahntechnik GmbH amministrata da Bernd Schweizer, affiancato dai 5 collaboratori del suo laboratorio di Frickenhausen, Germania. In questa intervista il sig. Schweizer parla del suo più recente acquisto – un Programat IPS e.max Special Edition di Ivoclar Vivadent – e degli argomenti scottanti che riguardano la tecnologia di pressatura.
Perché ha deciso di diventare odontotecnico?
Bernd Schweizer: è una storia abbastanza divertente. Fin da ragazzo ero molto interessato e dotato per la tecnologia e i movimenti di precisione. Sapevo quindi che prima o poi avrei intrapreso un lavoro creativo, artigianale. Un giorno mio padre arrivò a casa con un ritaglio di giornale che diceva «l'odontotecnico è la professione del futuro». Quando poi ho potuto fare un tirocinio presso il laboratorio di un dentista nostro amico, non ho avuto dubbi: questo è quello che voglio fare!
Di recente ha acquistato un'edizione limitata del Programat IPS e.max. Che cosa la lega personalmente al nome IPS e.max e che cosa rappresenta questo nome in generale nell'industria dentale?
Bernd Schweizer: per me è come un titolo. IPS e.max è sinonimo di esperienza, know-how e spirito pionieristico. È un materiale molto affidabile e lo è da molti anni. So che posso fidarmi e so anche che è oggetto di un'attività continua di ricerca e di sviluppo. È da sempre un prodotto molto innovativo – ed anche in combinazione con la ceramica di rivestimento IPS e.max Ceram fino ad oggi non ho praticamente avuto insuccessi.
Naturalmente ci fa molto piacere sentirglielo dice. In quali ambiti applicativi fa uso di IPS e.max Press?
Bernd Schweizer: Negli ultimi tempi la utilizzo sempre più di frequente per inlay, onlay, corone parziali, faccette, corone singole nei settori anteriori e faccette occlusali. Ad alcuni dei miei colleghi piace molto anche la sovrapressatura di strutture in zirconio.
Ad oggi Lei lavora già da alcune settimane con il nuovo forno Programat EP 5010. È soddisfatto di questo forno?
Bernd Schweizer: Molto soddisfatto. L'apprendimento delle nuove caratteristiche è stato molto rapido. I risultati di cottura e pressatura sono straordinari ed ottengo esattamente ciò che voglio – addirittura anche un po' di più: ridotta retrazione, migliore traslucenza, ecc. Ad oggi non ho mai avuto alcun problema con pressature sbagliate. Ritengo che la camera ad infrarossi sia ottima. La utilizziamo molto spesso. Inoltre, la possibilità di configurare i programmi in modo semplice e personalizzato e di collegare il forno in rete è fantastica. Utilizziamo anche la funzione di pressatura completamente automatica (FPF). Non ci si deve preoccupare di nient'altro.
Cosa significa, secondo Lei, la tecnologia di pressatura per il settore dentale?
Bernd Schweizer: questa è una bella domanda. Credo che la tecnologia di pressatura sia intimamente legata al DNA dell'industria dentale. Insieme alla tecnica di fusione, ogni odontotecnico impara anche la tecnica di pressatura facendola propria fino a eseguirla ad occhi chiusi. Queste due modalità di lavoro definiscono a mio parere l'industria dentale e costituiscono praticamente l'origine di tutte le tecnologie future.
Con la frase "tecnologie future" presumo ti riferisca alla tecnologia digitale. Come vi state preparando, sia Lei che il Suo laboratorio, ad affrontare le sfide future della tecnologia dentale?
Bernd Schweizer:: questo posso dirglielo con estrema chiarezza: con spirito di innovazione e abilità artigianale. Ho seguito la digitalizzazione della tecnologia dentale fin dai primi passi. Ho comperato la mia prima macchina CAD/CAM già sette anni fa. Grazie a competenze artigianali di alto livello abbinate alle nuove tecnologie, ritengo che siamo pronti per il futuro del piccolo laboratorio. A mio parere l'odontotecnico deve continuare a fare l'odontotecnico e non limitarsi a rimanere seduto al computer. Infatti, solo un odontotecnico che capisce il proprio manufatto è in grado di realizzare una corona perfetta anche in forma digitale. Il meglio dei due mondi, per così dire.
Secondo Lei, quali vantaggi ha la tecnologia di pressatura rispetto alla CAD/CAM?
Bernd Schweizer: rispetto alle nuove tecnologie, la pressatura è una tecnologia già ottimizzata. Personalmente apprezzo soprattutto la buona traslucenza e l'effetto camaleontico di un restauro realizzato mediante pressatura. Se il dente è ancora abbastanza integro, il materiale assorbe il colore del dente naturale. Quando poi il cliente chiama e dice: wow, la faccetta singola realizzata con la tecnica di pressatura per questo paziente giovane è fantastica. È davvero una gran bella conferma. Spesso, il disilicato di litio fresabile consente di ottenere un risultato molto simile, ma i costi di investimento con la fresa, ecc. sono più alti. Ovvero la convenienza della tecnologia di pressatura è anche in questo caso determinante. Ed anche l'abilità artigianale di poter creare qualcosa con le proprie mani ha un ruolo importante. L'attività di un odontotecnico continua pur sempre ad essere una professione artigianale.
Come vede il ruolo della tecnologia di pressatura in futuro?
Bernd Schweizer: La tecnica delle faccette è ciò che mi viene in mente in modo spontaneo. Continuerà ad essere sempre più richiesta, soprattutto per pazienti giovani nella regione dei denti anteriori con alti requisiti estetici. Poi ci sono anche inlay, onlay, corone parziali ed anche ciò che ai miei colleghi piace fare: la sovrapressatura di strutture in zirconio.
Ed ora mi piacerebbe parlare con Lei anche del tema stampa in 3D. Qual è la situazione del Suo laboratorio?
Bernd Schweizer: ho già due stampanti 3D nel mio laboratorio. Le utilizziamo principalmente per portaimpronte, scheletrati, placche e dime. Non sempre, ma ne facciamo un uso sempre maggiore. Sul mercato arrivano in continuazione nuovi materiali, che ampliano lo spettro di applicazioni della stampante aumentandone quindi anche la convenienza. La combinazione di un materiale in cera stampabile con la tecnologia di pressatura è a mio avviso importante, proprio per aumentare in futuro la convenienza della stampante e per sfruttarla ancora di più.
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